

La ricerca dell’acqua nei pianeti del Sistema Solare è fondamentale per la NASA a conferma della vita sul pianeta. Nel corso dell’anno sono stati scoperti coperti altri 219 pianeti, 10 dei quali sono abitabili e grandi come la Terra e posti nella fascia abitabile, cioè alla giusta distanza dalla propria stella per poter avere acqua liquida in superficie.
Il 13 novembre 2009 la National Aeronautics and Space Administration (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche) annunciava i risultati della missione di una sonda inviata sulla Luna per rilevare la presenza dell‘acqua, confermando l’esistenza di depositi di ghiaccio nei pressi del Polo Sud lunare, scoperta di fondamentale importanza nell’ipotesi di un insediamento umano sul satellite naturale. Nel 2011 un nuovo studio ha inoltre evidenziato che la percentuale di acqua presente nella Luna potrebbe addirittura essere simile a quella terrestre: i depositi potrebbero essere stati generati dalle eruzioni magmatiche in un lontanissimo passato del corpo celeste.
A questo punto le domande sorgono spontanee e, una su tutte, riguarda l’alimentazione delle automobili ad acqua. Perché ad oggi non è ancora possibile ciò? In rete si torna spesso sull’argomento e ci si dibatte, come sempre, tra fake news e ultimi brevetti rivoluzionari ma la certezza è solo una, quella che, ad oggi, esistono macchine ibride o elettriche ma motori alimentati solo ed esclusivamente ad acqua ancora no.
I complottisti spendono il loro tempo inseguendo tracce, non del tutto infondate, sulle multinazionali del petrolio che infangano e comprano nuove ricerche su l’acqua come carburante. Sembra che l’auto ad acqua esista per davvero e la notizia risale all’incirca ad un anno fa con il deposito regolare del brevetto in Gran Bretagna. Il suo progettista è un iraniano di nome Alaeddin Qassemi che pare abbia messo a punto il motore più ecologico al mondo che immette in atmosfera vapore acqueo al posto dei tradizionali gas di scarico inquinanti.
Le notizie eclatanti e che promettono di rivoluzionare il mondo dei trasporti vanno sempre colte con molta cautela ma tutti noi, ne sono certa, auspichiamo che ciò sia reale così che si possa in futuro ridurre ulteriormente il consumo di combustibili fossili ed avere un reale e tangibile “impatto zero” sul nostro pianeta.
Negli scorsi giorni a Nuova Dehli l’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli che sforano persino i limiti di misurazione degli strumenti: una “camera a gas” con effetti deleteri sulla salute. Pensate che la famosa “boccata d’aria” corrisponde a 45 sigarette fumate in un giorno.
Ricerca non è solo evoluzione ma, in questo caso, sopravvivenza ed ancor più l’acqua sarebbe nuova fonte di vita!