

Le certezze sono poche ma in questo caso affermate: l’acqua fa bene ed è l’unico alimento di cui l’uomo non può fare a meno. Certezza scientifica che viene subito seguita da una domanda: quale acqua scegliere?
Quella della bottiglia, l’acqua erogata dalle “casette dell’acqua”, quella che sgorga direttamente dal rubinetto di casa, oppure quella della fontana che permette di bere l’acqua della fonte che sgorga direttamente dalla cima della montagna e che in alcuni paesini italiani puoi ancora trovare.
I pareri sono sempre più discordanti ma la motivazione principale sembra essere sempre e solo una: gli aspetti igienico sanitari.
Le bottiglie di plastica rappresentano un impatto molto negativo per l’ambiente, vengono fabbricate con un composto conosciuto come polietilene tereftalato -PET-, un elemento chimico che è in grado di trasmettere precisi elementi all’acqua. Significa che esiste una possibilità che l’acqua in bottiglia che beviamo sia alterata a causa di questo materiale. Le particole che possono disperdersi dal PET (ftalati, formaldeide e acetaldeide, antimonio) sono indubbiamente nocive ma in concentrazioni talmente basse da non rappresentare rischi diretti, affermano le autorità sanitarie, se conservate in luoghi non esposti al sole o a importanti cambi climatici ma chi ci può fornire un tracciato sulla bottiglia di acqua che stiamo consumando?!
Le bottiglie di vetro: ovviamente sono più costose ma indubbiamente più salutari perché il vetro non rilascia sostanze e non conferisce odori particolari. Va considerato anche l’attenzione che si deve fare durante il trasporto, per la fragilità del materiale, ed il peso che si dovrebbe affrontare per lo spostamento delle stesse.
La plastica e il vetro possono essere riciclati industrialmente ma non dimentichiamo che il riciclo industriale richiede il consumo di altre materie prime ed energie con conseguente emissione di gas-serra nell’atmosfera.
Passiamo invece ad una realtà sempre piè diffusa nel nostro bel Paese: le casette dell’acqua presenti in quasi tutti i comuni d’Italia.
Pensate che solo Milano ne ha diciotto ereditati da Expo 2015 che offriva acqua liscia o gasata e soprattutto gratuita erogando oltre 9 milioni di litri di acqua nei sei mesi di esposizione universale, risparmiando complessivamente 18 milioni di bottigliette di plastica da mezzo litro. Oltre al ristoro idrico, il messaggio che ha voluto fortemente trasmettere è stato quello di dimostrare che “l’acqua della rete, cioè dell’acquedotto, è buona, sicura e controllata”.
Per garantire qualità e sicurezza però serve una costante manutenzione degli impianti e analisi batteriologiche a monte e a valle dell’impianto, banale forse sottolinearlo ma invece per nulla scontato e da non sottovalutare, è come si presenta lo stato del rubinetto erogatore spesso sottoposto ai “vizi” dei singoli. Quante volte ci è capitato di vedere qualcuno dissetarsi direttamente dallo stesso appoggiando bocca e/o mani? Imbottigliare e conservare acqua richiede che durante tutto il processo non siano presenti batteri, ciò dovrebbe significare che la bottiglia che andrai a riempire dovrà essere sterile e che quando sviterai il tappo le tue mani dovranno essere pulite, cosa assolutamente impossibile perché su una “mano-tipo” sono presenti ben 150 varietà diverse di batteri tutte ansiose e trepidanti di finire nella tua bottiglia. Viene inoltre consigliato, sebbene non esistano delle regole specifiche a riguardo, di non conservare l’acqua per lunghi periodi, preferibilmente non oltre una settimana. E in quella settimana che cosa accadrà all’acqua evidentemente imbottigliata senza nessuna norma igienico sanitaria? Se non la fai analizzare come fai a saperlo!
Ecco che Il rubinetto di casa nostra sembra la scelta migliore. Se non per una questione di gusto, dunque, non c’è motivo di allontanarsi da casa per rifornirsi di acqua ma, anche per la fonte domestica, vi è un quesito al quale si dovrebbe dare una risposta: se è vero che la rete idrica comunale è responsabile della qualità dell’acqua che arriva fino alle tubature condominiali o della tua abitazione privata (contatore), chi mi dice che le tubature che portano l’acqua al tuo rubinetto siano “sane”?
Un trattamento per l’acqua del rubinetto sarebbe perfetto ma che caratteristiche deve avere per fornirci un’acqua sana?
Deve rispondere a requisiti di legge e alle certificazioni richieste e deve essere installato e manutentato da aziende abilitate e specializzate che garantiscano controlli costanti nel tempo.
Per quanto riguarda la fonte di acqua del paese che sgorga dalle alte cime, potreste farvi una bella passeggiata per raggiungerla, quello è certamente salutare. Sulla qualità organolettica e sulla sicurezza di quell’acqua credo non ci sia bisogno di nessun’altra domanda non già ampiamente soddisfatta dalle informazioni date sopra. Voglio credere però nella magia di profezie lontane che si avvalgono dell’affermativo ed invitante “provare per credere” seguito da un dissacrante “che Dio ce la mandi buona”… l’Acqua ovviamente!