Migliaia di italiani hanno la febbre alta, eppure pochi sanno quanto sia importante mantenere la giusta idratazione per favorire l’eliminazione del virus influenzale e per proteggersi nel migliore dei modi da eventuali contagi. Come spiega Barbara Miglietta, medico e nutrizionista, «la febbre non è altro che il temporaneo aumento della temperatura corporea, in risposta a una malattia o a un’infezione. Il corpo disperde il calore attraverso la sudorazione, con conseguente perdita di liquidi e sali minerali: ecco perché una corretta idratazione è fondamentale per l’organismo».
Inutile dire che, per idratarsi, non esiste niente di meglio dell’acqua: «l’acqua è coinvolta nel trasporto dei nutrienti e nel bilancio energetico, senza dimenticare il suo potere detossificante per eliminare sostanze nocive e scorie, e quello diluente per le sostanze ingerite attraverso la bocca, inclusi i medicinali».
Un rimedio a cui devono prestare particolare attenzione le persone anziane che, spesso, hanno poca voglia di bere: per loro, una corretta idratazione va da 1,5 a 2 litri, ma in caso di influenza o febbre le dosi consigliate possono arrivare fino ai 2,5 litri.
Oltre all’idratazione anche il riposo, unito ad una corretta alimentazione saranno sicuramente validi alleati per recuperare le energie, accelerando la ripresa del benessere psico-fisico.